Le comunità energetiche permettono di riutilizzare l’energia prodotta da un edificio che avanza, distribuendola equamente tra tutti i membri che ne fanno parte grazie a un sistema appositamente strutturato. La comunità energetica coinvolge una varietà di soggetti, sia privati che pubblici, che si uniscono in un’entità legale per generare in autonomia energia elettrica pulita. Questa energia viene condivisa tra i membri della comunità a prezzi molto competitivi, rendendo cosi il sistema non solo sostenibile ma anche economicamente vantaggioso.
Benefici ambientali
Evitare la produzione di energia da fonti fossili è un passo importante per ridurre le emissioni di CO2 e limitarne le perdite attraverso questo sistema contribuisce indubbiamente a una gestione delle risorse più innovativa ed ecologica. Le comunità energetiche fungono da motore di aggregazione sociale a livello locale ed educano i cittadini a una cultura orientata alla sostenibilità urbana. Partecipare a soluzioni energetiche sostenibili offre anche vantaggi economici, grazie alle agevolazioni statali.
Accesso agli incentivi e cumulabilità
Le comunità energetiche possono beneficiare del meccanismo di incentivazione e valorizzazione dell’energia elettrica condivisa. Questo include tariffe premio e contributi destinati ai clienti finali, con la possibilità di cumulare tali vantaggi con altre agevolazioni disponibili.
I partecipanti alla comunità energetica alimentano i propri consumi attraverso l’utilizzo combinato dell’energia elettrica proveniente sia dalla rete pubblica sia dall’impianto di produzione condiviso. L’energia generata da quest’ultimo viene immediatamente consumata dai membri della comunità, che possono essere sia privati che aziende. Per quanto riguarda l’energia prodotta in eccesso, esistono due opzioni: può essere immagazzinata per usi futuri o ceduta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
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