Dopo numerosi anni di proroghe, l’esecutivo ha confermato la decisione di fissare la fine del mercato tutelato a partire dal 10 Gennaio 2024
Il 40% degli italiani si trova attualmente ancora nel regime di tutela e spende più di quello che potrebbe spendere con il giusto fornitore del mercato libero. Di fronte a questa situazione, il Decreto Legge 169, porterà i consumatori a compiere una scelta consapevole tramite le campagne pubblicitarie che saranno successivamente disponibili sui principali mezzi di comunicazione.
Ricordiamo che nel mercato di tutela, il prezzo dell’energia e del gas naturale viene stabilito dall’Autorità Pubblica Arera. Si aggiorna ogni mese per il gas e ogni 3 mesi per l’energia elettrica. Di conseguenza, gli operatori di questo mercato hanno l’obbligo di attenersi a quello che viene stabilito dall’Autorità.
Diversamente nel mercato libero invece, le aziende possono scegliere le offerte che preferiscono, come il prezzo dell’energia fisso o variabile, eventuali sconti di benvenuto e molto altro ancora. Nel mercato libero le possibilità di guadagno da parte dell’utente finale sono decisamente superiori.
Scegliere il fornitore giusto del mercato libero è sicuramente la soluzione più conveniente
Chi non è pronto ad abbracciare questo nuovo cambiamento non subirà nessuna interruzione dei servizi. L’Arera ha predisposto una sorta di mercato per facilitare il cambiamento: il cosiddetto servizio a tutela graduale. Cosi per appoggiare le piccole imprese che non hanno ancora scelto il fornitore che fa al caso loro nel libero mercato, ne faranno parte anche i Clienti domestici rimasti nel regime di tutela.
Il servizio di tutela graduale obbliga il cliente che ancora non ha scelto il suo gestore ad essere assegnato automaticamente al vincitore dell’asta relativa al territorio di residenza.
Ricordiamo che le condizioni economiche del servizio tutela graduale sono stabilite dall’Arera e attualmente sono più care rispetto al prezzo di mercato, che risulta in forte discesa rispetto a quello dell’anno scorso.
